Oggi ci troviamo a Piancogno, in media Valle Camonica, ai piedi della Via Vigne che conduce al convento dell’Annunciata ed è contornata da innumerevoli vigneti.
In questo edificio di nuova realizzazione abbiamo ricercato, insieme al committente, uno stile moderno che però non interferisse con la classicità del luogo.
La convivenza classico/moderno, nelle due immagini che seguono, viene rappresentata dal tetto in legno nella sua simmetria lineare ma di un colore bianco del tutto innaturale.
Il piano giorno in questione è posto nel sottotetto dell’abitazione, dove la presenza delle falde, crea giochi di luci e di ombre.
La risposta a questo problema è senz’altro l’utilizzo di serramenti chiari e ampi per dare più spazio possibile alla luce.
Finestre e portefinestre in PVC quindi molto semplici da pulire e resistenti alle intemperie, dotate di anta/ribalta e micro aereazione, per quando non vogliamo lasciare finestre aperte ma abbiamo bisogno di “cambiare l’aria” alle stanze.
Nella foto qui sotto il particolare di una portafinestra scorrevole, molto più comoda della classica anta a battente e di migliore estetica. Lo scorrevole alzante viene solitamente utilizzato in presenza di ampie vedute e panorami da valorizzare.
E parliamo ancora di Bertolotto style, con le sue linee pulite e le sue figure innovative che creano movimento e un tocco di design non troppo marcato.
Ci soffermiamo a dettagliare questa particolare porta che divide la cucina dal soggiorno.
Si tratta di una scorrevole interno muro a due ante contrapposte nella quale è stato inserito il vetro satinato con decoro sabbiato SOFFI dal nome dei fiori stilizzati, cioè i soffioni.
In questo caso la scelta è caduta sulle porte interne della linea “MATERIK” di colore bianco effetto legno made in Bertolotto; queste porte sono dotate di cerniere a scomparsa per una vista più pulita e di serratura magnetica che blocca la porta non appena si allinea con la sua cornice impedendole di sbattere, silenzia la chiusura e ne previene l’usura.
La sua particolare maniglia, tecnicamente detta “unghiata”, è la incassata INKA che essendo una scorrevole che finisce interna al muro è la migliore soluzione perché evita che la maniglia vada a sbattere contro la cornice del serramento.
Sfruttare tutti gli spazi disponibili! Un anfratto, due ante….e il gioco è fatto! Qui un angolo impossibile da utilizzare nasconde un comodissimo ripostiglio. Questa soluzione è detta armadio WALL DOOR, o porta rasomuro per la sua discrezione: infatti si mimetizza molto bene con il muro attorno.
E per concludere, l’ingresso, chiuso da un portoncino blindato di classe 3 “ANTIEFFRAZIONE” resistente 5 minuti sotto attacco da ladri esperti.
Per meglio abbinarsi all’interno/ esterno dell’edificio, i portoncini hanno pannelli differenti in linea con l’ambiente in cui si inseriscono: l’interno è bianco con una rifinitura che richiama quella degli altri serramenti interni, l’esterno è in legno MDF idrofugo, pantografato e laccato grigio metallizzato. Un tocco di modernità è data dal maniglione squadrato e dal Defender.
Questo dispositivo non permette la trapanatura e la fresatura del cilindro che sono i metodi più utilizzati per aprire uno di questi portoncini “senza esserne utorizzati”!
